trovare il titolo ad un film

Proprio ieri ho buttato un biglietto del cinema che tenevo accartocciato nella tasca. Era il biglietto del film " I primi della lista ", un film che fra gli attori vede anche un grossetano. Il film racconta una storia italiana che oggi fa tenerezza; un gruppo di amici, guidati da un leader politicizzato ed esaltato vengono coinvolti in una inutile fuga dall'Italia temendo un colpo di stato. Sono gli anni '70 , periodo difficile quello, ma non da dover temere un colpo di stato, almeno nel modo immaginato da uno dei protagonisti. Le persone in quegli anni ebbero da affrontare altri problemi rispetto ad oggi, almeno in parte, o stessi problemi ma che poi il tempo ha trasformato, e che la società di allora ci ha consegnati a noi. 
Mi verrebbe in mente di proporre un altro film, un seguito, dove i protagonisti non piú impauriti da fantasmi ideologici prendono coscienza e a ragion veduta si impegnano per riportare il loro destino alle loro volontà, costruendolo secondo i loro desideri questa volta non basati su utopie ma affidandosi alle loro capacità e prerogative. La storia del film si potrebbe svolgere in una piccola città capoluogo di provincia, nel centro Italia, a pochi chilometri dal mare, vicina alla montagna, con un fiume che le scorre vicino, e con tanta campagna intorno. Il film potrebbe essere girato tutto in un grande salone dove sono presenti i vari personaggi che bene o male, a vario titolo, fanno parte di quella cittadina. Fra i personaggi dovremmo vedere i protagonisti ufficiali della città, i casuali, i curiosi, gli sfaccendati, i disoccupati, i ricchi, i poveri ecc ecc . Quale storia dovrebbe narrare il film? Dovrebbe narrare il presente della città. Come? Facendo parlare i presenti. A vari intervalli il film dovrebbe avere dei flash-present in cui si sospende il tempo reale e si entra in un tempo parallelo vissuto da “osservatori” anch'essi cittadini che commentano ciò che stanno ascoltando nel salone.
Prende dunque la parola il primo partecipante all'assemblea che sulla base della propria esperienza racconta la drammaticità della situazione dell'economia locale andando poi a finire col dare molte colpe all'Amministrazione Comunale che ritarderebbe le pratiche burocratiche. Poi altre persone, sempre sulla base dei propri interessi esplicitano la loro difficoltà nel potere continuare a fare quello che hanno sempre fatto, cioè dotarsi di cemento, ferri e mattoni e dare forma ad alloggi. Il primo flash-present interrompe la prolissa, seccante, logorroica, stereotipata esposizione e la macchina da presa si sposta su un gruppo di adolescenti che, in quanto tali, cioè affacciati da poco alle cose del mondo, riuniti in vari sale con tavoli, sedie, fogli, computers, stanno disegnando, progettando, redigendo una loro città che li dovrà assorbire, far vivere, far lavorare.
Nessuno di loro, da quello che fa e quello che dice, pensa di costruire case semmai a specializzarsi in conoscenza, competenza, capacità di esprimere concetti che servano loro a reinterpretare la vita comunitaria, i rapporti di priorità, lo stile di vita quotidiano e di lungo termine, apprendere cosa il proprio territorio possa offrire per poterlo trasformare in virtuoso patrimonio redditizio, dove poter vivere in intersezioni di competenze, in uno scenario urbano di benessere comune. Pensano ad una produzione agricola di sostentamento e redditizia su molti mercati extraregionali, alla cooperazione nello sfruttamento del clima che la loro città può garantire sotto forma di soggiorni turistici.
Termina il flash-present e ricomincia a parlare un vecchio interessato a fare quello che  sempre gli ha portato ricchezze personali e ribadisce con forme sempre più impastate il concetto che sia sufficiente costruire quanto prima alloggi per reinterpretare il ruolo di benefattore che elargisce ad ansiosi incapaci una ricchezza altrimenti irraggiungibile.
Un altro flash-present. I giovani, ancora nelle loro sale-studio incrociano le loro conoscenze. Fra di loro ci sono biologi, chimici, agronomi, laureati in economia, ingegneri, medici, letterati, storici, musicisti, tornitori, falegnami, pittori, scultori, dottori in scienze per la produzione animale, fisioterapisti, specialisti in scienze per l'alimentazione. L'ultima cosa a cui pensano è quella di espandere la città con alloggi ma di produrre interesse, attrarre nella loro città interessi extracittadini, produrre efficienza energetica, efficienza sociale, vendere prodotti costruiti nella loro città, attrarre energie economiche esterne alla loro città.
Quale titolo potrebbe avere questo film?

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