"La Città visibile", mostre fotografiche

Al cassero senese e nella sala espositiva di via Mazzini si possono visitare due mostre inerenti la manifestazione culturale intitolata “La Città Visibile”. L'abbiamo visitate e a colpo d'occhio l'impressione ricevuta è quella di una rassegna prettamente fotografica all'insegna della libertà di espressione, libera da vincoli tematici imposti. Il filo conduttore, l'unico “limite” che assoggetta le opere presentate, è “La Città”, termine evidentemente che anche da solo non limita ma implica ampia interpretazione. L'uso della fotografia sul tema città non è certo da inventare, nel mondo e nel tempo, la tecnica fotografica si è sempre dimostrata un'ottima strada per comunicare sensazioni, interpretazioni ecc. ecc.
Certamente però è motivo di riflessione capire quale sia la concezione di città in una realtà come Grosseto, quale sia l'effettivo senso di presa di coscienza di cosa sia una città da parte dei propri cittadini. Le fotografie esposte in queste mostre in certi casi offrono simpatici spunti e catturano l'attenzione come ad esempio il grande pannello nella sala grande del cassero, quello in cui alle foto sono cucite frasi di “vecchi” grossetani che associano all'immagine contemporanea quella del ricordo di una loro visione giovanile. In altri casi, sempre con una lettura “a colpo d'occhio” sfugge il tipo di interpretazione o sensazione che gli autori ci vogliono offrire. Certamente il libro “Le Città Invisibili” di Calvino da solo concede ad ognuno di noi, semplici ed umili ma fortunati lettori, sensazioni inimmaginabili, in compagnia delle migliaia di lettori del mondo visto che quel testo è stato tradotto in molte lingue e spesso inserito nella bibliografia consigliata di corsi di Urbanistica, non solo in Italia. Certamente però se si vuole intraprendere un cammino di presa di coscienza dell'entità Città, se si vuole davvero rendere i cittadini degni di questo nome, si potrebbe affiancare alle vedute oniriche e metafisiche maremmane:
- un “percorso” più pragmatico, corredato di “istruzioni per l'uso” della città in cui viviamo, a disposizione di quelle persone che almeno una pausa di riflessione la fanno spontaneamente, vuoi per il caso, vuoi per la propria sensibilità ;
- un altro persorso più “forzato” da intraprendere nelle scuole di ogni ordine e grado che instilli conoscenze e coscienze riguardanti la città .

Come fare? Ah! Questo sarebbe compito di chi la città l'amministra nel solido e nell'intelletto.

Commenti

Post più popolari